Segnaliamo che il 4 maggio scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto-legge 48/2023 (cd. “Decreto Lavoro”). Il provvedimento si articola in quattro Capi, con un quinto che contiene le disposizioni finanziarie e disciplina l’entrata in vigore.
Il primo Capo, sicuramente il più strutturato e corposo, è dedicato alla riforma del Reddito di Cittadinanza che viene sostituito dal nuovo istituto denominato Assegno di inclusione. Nel secondo Capo si trattano, invece, gli interventi urgenti in materia di sicurezza sul lavoro e tutela antinfortunistica nonché aggiornamenti in tema di controlli ispettivi. Nel terzo Capo sono inseriti gli interventi urgenti in materia di politiche sociali e di lavoro e nel quarto capo, infine, vengono inserite misure a sostegno dei lavoratori e per la riduzione della pressione fiscale. Dalla struttura del provvedimento, non sembra emergere una volontà di imprimere una profonda riforma alla regolamentazione del lavoro e del mercato del lavoro, quanto, piuttosto, l’intenzione di “intervenire con urgenza” sulla disciplina di alcuni istituti e di apportare una serie di modifiche, talora non più che ragionevoli, su alcuni altri istituti, ma che non comportano innovazioni di grande spessore. Vanno sottolineate alcune criticità in materia di salute e sicurezza, in particolare con riferimento alla estensione dell’obbligo della sorveglianza sanitaria. Per quanto riguarda l’intervento sul costo del lavoro, pur valutando positivamente la misura, permane la necessità di un taglio strutturale del cuneo contributivo, da Confindustria richiesto in più sedi e occasioni. Confindustria ha elaborato una Nota di Commento sulle novità maggiormente rilevanti del Decreto, che gli interessati possono richiedere contattando i nostri uffici - 0862 312769, posta@confindustria.aq.it. Per informazioni: Dott. Emanuele Ciaccia (ciaccia@confindustria.aq.it).
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