“I dati dell'economia regionale parlano di una leggera ripresa nel 2023: ma soprattutto per quanto riguarda le PMI e le zone interne i numeri non sono ancora positivi. Dobbiamo concentrarci essenzialmente sulla necessità di attrarre velocemente sul territorio i fondi disponibili, che ci sono, soprattutto per le piccole e medie imprese. Abbiamo i fondi Pnrr, abbiamo avuto i fondi Restart ma oggi si è aperta una importante partita sul 4.0 e sui Piani di ripresa e resilienza, oltre alle possibilità date dall'Università che riveste un ruolo importante in ricerca e innovazione. La capacità di fare squadra ancora non è adeguatamente sfruttata: il richiamo è a riuscire, nel mondo associativo, e con una guida politica, a colmare questo gap con una velocità nel progettare e impegnare i fondi superando le lentezza, anche burocratiche che comporta il sistema di finanziamento, per evitare di perdere le risorse. Sul Pnrr ci saranno assunzioni di tecnici nella pubblica amministrazione per progettare e cantierizzare: già i finanziamenti in essere sarebbero sufficienti per mettere in campo progetti importanti per le imprese. In questo, il mondo universitario ha una grande responsabilità e un grande compito che non è solo quello di fare singoli interventi mirati, ma di avvicinarsi al piccolo mondo imprenditoriale, variegato e numeroso. I fondi devono essere messi anche sulla formazione del personale e sulla velocizzazione delle pratiche e dei progetti, altrimenti si rischia di fare un passo avanti nelle infrastrutturazioni e poi se ne fanno due indietro e migliorare anche le opportunità in essere, mettendo a sistema le risorse ".
Di seguito il link con l'intervista video
Comments