ECONOMIA, BONOMI: SU PNRR SERVE OPERAZIONE VERITA’. RISORSE INUTILIZZATE ALLE IMPRESE COME CREDITI D’IMPOSTA “Sul Pnrr bisogna fare un’operazione verità, metterci attorno ad un tavolo, verificare cosa possiamo realmente realizzare, in quanto tempo e cosa porta alla crescita del paese. Abbiamo una grande responsabilità: se non riusciamo ad utilizzare le risorse verifichiamo la possibilità che vengano adoperate come crediti di imposta per il sistema produttivo, per la transizione digitale e green, dove ci spinge l'Europa e dove la Ue non mette fondi. Il sistema industriale saprebbe mettere a terra rapidamente l'utilizzo dei fondi facendo investimenti, come ha dimostrato dopo le crisi del 2008, 2010 e 2011, rafforzandosi, e come ha dimostrato in questi ultimi anni, con il rimbalzo del pil del 2021 e 2022, raggiungendo proprio l'anno scorso il record di export oltre i 600 miliardi di euro, +9,4%”. Questi i temi che il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha affrontato all’Assemblea di Confindustria Bari-Bat e al Made in Italy Pre Summit 2023 organizzato dal Sole 24 Ore con il Financial Times e Sky Tg24. “La nostra non è una richiesta corporativa, ma nell'interesse del paese. Crescere e fare investimenti è necessario per reagire ai segnali di rallentamento. Serve una politica industriale italiana ed europea, per rispondere alla sfida di competitività che ci arriva da Usa e Cina”. Per Bonomi, in questo contesto è fuori rotta la politica della Bce del rialzo dei tassi: “c'è una questione di metodo. I continui annunci spaventano i mercati, creano una minore propensione a investire, con gli investimenti che sono già crollati”. Sul tema dei salari, il Presidente ha detto che “c'è un tema di salari bassi, ma nessuno chiarisce dove. Chi paga poco sono i servizi, le cooperative, le finte cooperative, il commercio. Non l'industria: il terzo livello dei metalmeccanici, preso generalmente a riferimento, è quasi 11€ lordi all'ora, più dei 9 del salario minimo previsto dalla proposta di legge. Nei metalmeccanici ci sono 44 contratti, se scopriamo che abbiamo gli stessi sindacati che firmano contratti in dumping sarebbe interessante scriverlo". Infine, per Bonomi serve una dare attuazione al criterio della rappresentanza: "Confindustria è pronta, da quando sono stato eletto sono seduto al tavolo del Patto per l'Italia". PNRR, GRASSI: STRINGERE I TEMPI PER L’ATTUAZIONE E UTILIZZARE LE RISORSE NEL MODO PIU’ EFFICACE. RISCHI SUI FONDI DI COESIONE Per l'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “non c'è più tempo da perdere. L'Italia è chiamata a rispondere della fiducia che le è stata accordata dall’Europa. Le risorse per progetti che non creano crescita meglio destinarle alle imprese attraverso crediti d’imposta”. Così Vito Grassi, Vice Presidente di Confindustria e Presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale, in un’intervista al Sole24Ore. Sulle riforme attese da decenni, Grassi ha sottolineato che “da tempo constatiamo un allentamento della tensione politica e riteniamo ingiustificata qualunque loro rimodulazione temporale. Siamo preoccupati che l’indeterminatezza si trasformi in paralisi”. Il Vice Presidente ha quindi sottolineato che esiste “il rischio di ritardare anche l’avvio dei bandi della programmazione 2021-2027, come sta già avvenendo in alcuni territori, quelli che devono recuperare il divario maggiore. Nei prossimi mesi le risorse di bilancio saranno limitate. Le uniche a disposizione della crescita saranno proprio quelle previste dal PNRR, dal RepowerEu e dai fondi di coesione. Per questo occorre, ancora con maggiore determinazione, utilizzarle tutte e nel modo più efficace”. Sulle rimodulazioni del Pnrr, Grassi ha poi detto: “Si parla da mesi di spostare i progetti del PNRR sulla programmazione dei fondi SIE, i fondi strutturali e di investimento europei, e del FSC, il fondo per lo sviluppo e la coesione. È essenziale che questa ipotesi venga definita al più presto nei dettagli, condividendo il percorso con le Regioni e con il partenariato economico-sociale”. Poi, in merito alla recente convocazione della Cabina di Regia sulla quarta rata, Grassi ha richiamato l’attenzione sull’annuncio della rimodulazione di 10 obiettivi dei 27 previsti poiché, “significa implicitamente riconoscere un ritardo su più di un terzo di quegli obiettivi, oltre al fatto che, al momento, non sono noti i termini della richiesta di pagamento che sarà presentata alla commissione. C'è il rischio paralisi".
Leggi l’intervista di Grassi al Sole24ore
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