I temi della settimana
ECONOMIA, BONOMI: 2024 PERSO SUGLI INVESTIMENTI. MANCANO ANCORA DECRETI ATTUATIVI SU INDUSTRIA 5.0
“Stimolare gli investimenti, in Italia e in Europa, per rendere le imprese competitive e crescere. Con la legge di bilancio abbiamo lamentato la mancanza di stimoli alle imprese, ci è stato detto di aspettare, che sarebbe arrivato l'intervento 5.0. Siamo a marzo e 5.0 ancora non c'è: non è che poi il decreto arriva e fai gli investimenti, se un imprenditore vuole investire occorrono mesi di tempo per programmare. Il 2024 come stimolo agli investimenti ormai l'abbiamo perso”. Così Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, all’assemblea di Unindustria. “Ciò non vuol dire che gli imprenditori non investano lo stesso: siamo al 5,5% considerando quelli del 2023. Ma i tedeschi hanno messo a disposizione 200 miliardi per la stabilità, i francesi pagano l'energia un quarto in meno. È difficile competere in queste condizioni, è come correre con un peso agganciato. Chiediamo di poter operare nelle stesse condizioni degli altri, almeno in Europa. Potremmo essere primi non solo nella Ue ma nel mondo se il nostro sistema manifatturiero potesse competere alla pari”. Per Bonomi, “il 2024 è un anno di grande incertezza, ma l'industria italiana è molto forte e quando si fa un minimo di politica industriale i risultati arrivano”.
PNRR, MARCHESINI IN AUDIZIONE: BENE 13 MILIARDI SU INDUSTRIA 5.0 MA NECESSARIO ACCELERARE FASE DI ATTUAZIONE
“Il Piano Transizione 5.0 è una misura cruciale perle imprese, le misure introdotte dal decreto sono nel complesso positive. Per essere operativa, la misura ha però bisogno di un decreto attuativo: ci sono alcuni punti di attenzione su cui occorre riflettere. In particolare, sono un paradosso i settori esclusi: la norma escluderebbe numerose imprese, più di mille, in comparti strategici per il Paese. Auspichiamo un confronto costruttivo con il governo per definire il perimetro delle esclusioni. Ed è urgente definire i contenuti del decreto attuativo e fornire alle imprese, in tempi compatibili con le strategie di investimento, i necessari chiarimenti sui diversi. Per le imprese ci sono 6,3 miliardi di euro, che si aggiungono ai 6,4 residui di Industria 4.0 fino al 2025 punti aperti”. Così Maurizio Marchesini, Vice Presidente di Confindustria per le Filiere e le Medie imprese, è intervenuto in Audizione presso la della Commissione Bilancio e Tesoro della Camera dei Deputati sul ddl di conversione del Pnrr, che contiene la rimodulazione dei fondi per il Piano Transizione 5.0. Per il Vice Presidente, “occorre da subito un coordinamento tra i diversi attori istituzionali coinvolti - Mimit, Agenzia delle Entrate, Gse - e andrebbe istituita una cabina di regia con le imprese per un confronto ampio e continuo nel tempo sull'attuazione dell'agevolazione”. Per Marchesini “la misura è positiva, perché orientata a rilanciare gi investimenti privati per la doppia transizione e rendere più trasparente l'attuazione del Pnrr. Il Piano risulta coerente con le principali indicazioni fornite da Confindustria nell'interlocuzione con il Mimit, cioè definire un quadro certo per l'accesso all'agevolazione, rafforzare il nesso tra digitalizzazione e sostenibilità, supportare l'adeguamento delle competenze. Ma occorre fare attenzione al decreto attuativo, in particolare per tre aspetti: i tempi ristretti di implementazione, il divieto di cumulo con le agevolazioni prevista nella cosiddetta Zes unica, e le categorie escluse”.
B7: CONSEGNATE AI MINISTRI LE PROPOSTE DELLE IMPRESE. MARCEGAGLIA: SU AI COLLABORAZIONE PUBBLICO-PRIVATO
“Occorre lavorare insieme per favorire la competitività dei nostri mercati e delle nostre imprese, è l'unica strada per spingere lo sviluppo, ridurre i rischi di protezionismo. Nel B7 sentiamo questa impellenza, abbiamo l'opportunità di affrontare le sfide che abbiamo di fronte insieme ai paesi del G7”. Così Emma Marcegaglia, Chair del B7, aprendo mercoledì a Verona la “Industry Stakeholder Conference”, la riunione del più importante Engagement Group del G7, organizzata da Confindustria in concomitanza con la riunione ministeriale del G7 su "Industria, Tecnologia e Digitale". “L'ordine globale si deteriora, ma nonostante le instabilità geopolitiche, la pandemia, le guerre, le politiche monetaria restrittive il mondo del business si è dimostrato resiliente. Le incertezze hanno chiesto un prezzo molto elevato, l'azione dei governi deve aumentare. E la collaborazione: noi vediamo le soluzioni laddove gli altri vedono i problemi”, ha detto ancora Marcegaglia. Regolamentazione e opportunità dell'AI e del digitale sono state il focus dell’incontro, “come B7 ci impegneremo per promuovere le competenze digitali oltre i confini delle imprese e raggiungere anche le pubbliche amministrazioni”, ha sottolineato Emma Marcegaglia. Proposte che la B7 Chair ha consegnato al ministro Urso - a capo della delegazione istituzionale del G7 – in un documento sulla posizione dell'industria in merito a innovazione, digitalizzazione e intelligenza artificiale. L’occasione è stata quella di un incontro ristretto tra i rappresentanti della delegazione B7 e G7 che, per la prima volta, si sono confrontati prima dell'inizio ufficiale dei lavori del G7, proprio a sottolineare l'importanza delle istanze delle imprese e la volontà della politica di ascoltare, in un’ottica di reciproca collaborazione. “Se adeguatamente sfruttata – si legge nel documento – l'Intelligenza Artificiale ha il potenziale per generare prosperità, aumentare l'inclusione sociale, migliorare l'assistenza sanitaria, supportare molteplici transizioni in corso ed espandere la portata delle tecnologie digitali a nuove applicazioni e settori. È essenziale però una più stretta collaborazione tra pubblico e privato affinché le applicazioni dell'IA siano sicure e affidabili per tutti, aumentando le produttività e la competitività delle industrie e riducendo al minimo i rischi associati”. Sulla stessa linea anche il Vice Presidente Agostino Santoni che, partecipando al summit del B7 a Verona, ha sottolineato che “la politica sull'intelligenza artificiale” deve essere “un processo inclusivo, che si rivolga alla società civile, al settore privato e ai governi, al fine di trovare principi condivisi per il suo sviluppo”.
Leggi la news e l’audizione sul ddl di conversione del PNRR
Leggi la news sul vertice B7 Industry Stakeholder Conference di Verona https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/A-Verona-la-G7-Industry-Stakeholders-Conference
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