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Sette giorni - newsletter di Confindustria del 15 marzo 2024



I temi della settimana 

 

ECONOMIA, BONOMI: 2024 PERSO SUGLI INVESTIMENTI. MANCANO ANCORA DECRETI ATTUATIVI SU INDUSTRIA 5.0 

“Sti­mo­la­re gli in­ve­sti­men­ti, in Ita­lia e in Eu­ro­pa, per ren­de­re le im­pre­se com­pe­ti­ti­ve e cre­sce­re. Con la leg­ge di bi­lan­cio ab­bia­mo la­men­ta­to la man­can­za di sti­mo­li alle im­pre­se, ci è sta­to det­to di aspet­ta­re, che sa­reb­be ar­ri­va­to l'in­ter­ven­to 5.0. Sia­mo a mar­zo e 5.0 an­co­ra non c'è: non è che poi il de­cre­to ar­ri­va e fai gli in­ve­sti­men­ti, se un im­pren­di­to­re vuo­le in­ve­sti­re oc­cor­ro­no mesi di tem­po per pro­gram­ma­re. Il 2024 come sti­mo­lo agli in­ve­sti­men­ti or­mai l'ab­bia­mo per­so”. Così Car­lo Bo­no­mi, pre­si­den­te di Con­fin­du­stria, al­l’as­sem­blea di Unin­du­stria. “Ciò non vuol dire che gli im­pren­di­to­ri non in­ve­sta­no lo stes­so: sia­mo al 5,5% con­si­de­ran­do quel­li del 2023. Ma i te­de­schi han­no mes­so a di­spo­si­zio­ne 200 mi­liar­di per la sta­bi­li­tà, i fran­ce­si pa­ga­no l'e­ner­gia un quar­to in meno. È dif­fi­ci­le com­pe­te­re in queste condizioni, è come cor­re­re con un peso ag­gan­cia­to. Chie­dia­mo di po­ter ope­ra­re nel­le stes­se con­di­zio­ni de­gli al­tri, al­me­no in Eu­ro­pa. Po­trem­mo es­se­re pri­mi non solo nel­la Ue ma nel mon­do se il no­stro si­ste­ma ma­ni­fat­tu­rie­ro po­tes­se com­pe­te­re alla pari”. Per Bo­no­mi, “il 2024 è un anno di gran­de in­cer­tez­za, ma l'in­du­stria ita­lia­na è mol­to for­te e quan­do si fa un mi­ni­mo di po­li­ti­ca in­du­stria­le i ri­sul­ta­ti ar­ri­va­no”. 

 

PNRR, MARCHESINI IN AUDIZIONE: BENE 13 MILIARDI SU INDUSTRIA 5.0 MA NECESSARIO ACCELERARE FASE DI ATTUAZIONE 

“Il Pia­no Tran­si­zio­ne 5.0 è una mi­su­ra cru­cia­le per­le im­pre­se, le mi­su­re in­tro­dot­te dal de­cre­to sono nel com­ples­so po­si­ti­ve. Per es­se­re ope­ra­ti­va, la mi­su­ra ha però bi­so­gno di un de­cre­to at­tua­ti­vo: ci sono al­cu­ni pun­ti di at­ten­zio­ne su cui oc­cor­re ri­flet­te­re. In par­ti­co­la­re, sono un pa­ra­dos­so i set­to­ri esclu­si: la nor­ma esclu­de­reb­be nu­me­ro­se im­pre­se, più di mil­le, in com­par­ti stra­te­gi­ci per il Pae­se. Au­spi­chia­mo un con­fron­to co­strut­ti­vo con il go­ver­no per de­fi­ni­re il pe­ri­me­tro del­le esclu­sio­ni. Ed è ur­gen­te de­fi­ni­re i con­te­nu­ti del de­cre­to at­tua­ti­vo e for­ni­re alle im­pre­se, in tem­pi com­pa­ti­bi­li con le stra­te­gie di in­ve­sti­men­to, i ne­ces­sa­ri chia­ri­men­ti sui di­ver­si. Per le im­pre­se ci sono 6,3 mi­liar­di di euro, che si ag­giun­go­no ai 6,4 re­si­dui di In­du­stria 4.0 fino al 2025 pun­ti aper­ti”. Così Mau­ri­zio Mar­che­si­ni, Vice Pre­si­den­te di Con­fin­du­stria per le Fi­lie­re e le Me­die im­pre­se, è in­ter­ve­nu­to in Au­di­zio­ne pres­so la del­la Com­mis­sio­ne Bi­lan­cio e Te­so­ro del­la Ca­me­ra dei De­pu­ta­ti sul ddl di conversione del Pnrr, che con­tie­ne la ri­mo­du­la­zio­ne dei fon­di per il Pia­no Tran­si­zio­ne 5.0. Per il Vice Pre­si­den­te, “oc­cor­re da su­bi­to un coor­di­na­men­to tra i di­ver­si at­to­ri isti­tu­zio­na­li coin­vol­ti - Mi­mit, Agen­zia del­le En­tra­te, Gse - e an­dreb­be isti­tui­ta una ca­bi­na di re­gia con le im­pre­se per un con­fron­to am­pio e con­ti­nuo nel tem­po sul­l'at­tua­zio­ne del­l'a­ge­vo­la­zio­ne”. Per Mar­che­si­ni “la mi­su­ra è po­si­ti­va, per­ché orien­ta­ta a ri­lan­cia­re gi in­ve­sti­men­ti pri­va­ti per la dop­pia tran­si­zio­ne e ren­de­re più tra­spa­ren­te l'at­tua­zio­ne del Pnrr. Il Pia­no ri­sul­ta coe­ren­te con le prin­ci­pa­li in­di­ca­zio­ni for­ni­te da Con­fin­du­stria nel­l'in­ter­lo­cu­zio­ne con il Mimit, cioè de­fi­ni­re un qua­dro cer­to per l'ac­ces­so al­l'a­ge­vo­la­zio­ne, raf­for­za­re il nes­so tra di­gi­ta­liz­za­zio­ne e so­ste­ni­bi­li­tà, sup­por­ta­re l'a­de­gua­men­to del­le com­pe­ten­ze. Ma oc­cor­re fare at­ten­zio­ne al de­cre­to at­tua­ti­vo, in par­ti­co­la­re per tre aspet­ti: i tem­pi ri­stret­ti di im­ple­men­ta­zio­ne, il di­vie­to di cu­mu­lo con le age­vo­la­zio­ni pre­vi­sta nel­la co­sid­det­ta Zes uni­ca, e le ca­te­go­rie esclu­se”. 

 

B7: CONSEGNATE AI MINISTRI LE PROPOSTE DELLE IMPRESE. MARCEGAGLIA: SU AI COLLABORAZIONE PUBBLICO-PRIVATO 

“Oc­cor­re la­vo­ra­re in­sie­me per fa­vo­ri­re la com­pe­ti­ti­vi­tà dei no­stri mer­ca­ti e del­le no­stre im­pre­se, è l'u­ni­ca stra­da per spin­ge­re lo svi­lup­po, ri­dur­re i ri­schi di pro­te­zio­ni­smo. Nel B7 sen­tia­mo que­sta im­pel­len­za, ab­bia­mo l'op­por­tu­ni­tà di af­fron­ta­re le sfi­de che ab­bia­mo di fron­te in­sie­me ai pae­si del G7”. Così Emma Mar­ce­ga­glia, Chair del B7, aprendo mercoledì a Verona la “Industry Stakeholder Conference”, la riu­nio­ne del più im­por­tan­te En­ga­ge­ment Group del G7, organizzata da Confindustria in concomitanza con la riunione ministeriale del G7 su "Industria, Tecnologia e Digitale". “L'or­di­ne glo­ba­le si de­te­rio­ra, ma no­no­stan­te le in­sta­bi­li­tà geo­po­li­ti­che, la pan­de­mia, le guer­re, le po­li­ti­che mo­ne­ta­ria re­strit­ti­ve il mon­do del bu­si­ness si è di­mo­stra­to re­si­lien­te. Le in­cer­tez­ze han­no chie­sto un prez­zo mol­to ele­va­to, l'a­zio­ne dei go­ver­ni deve au­men­ta­re. E la col­la­bo­ra­zio­ne: noi ve­dia­mo le so­lu­zio­ni lad­do­ve gli al­tri ve­do­no i pro­ble­mi”, ha det­to ancora Mar­ce­ga­glia. Re­go­la­men­ta­zio­ne e op­por­tu­ni­tà del­l'AI e del di­gi­ta­le sono sta­te il fo­cus dell’incontro, “come B7 ci im­pe­gne­re­mo per pro­muo­ve­re le com­pe­ten­ze di­gi­ta­li ol­tre i con­fi­ni del­le im­pre­se e rag­giun­ge­re an­che le pub­bli­che am­mi­ni­stra­zio­ni”, ha sot­to­li­nea­to Emma Mar­ce­ga­glia. Proposte che la B7 Chair ha consegnato al mi­ni­stro Urso - a capo del­la de­le­ga­zio­ne isti­tu­zio­na­le del G7 – in un do­cu­men­to sul­la po­si­zio­ne del­l'in­du­stria in me­ri­to a in­no­va­zio­ne, di­gi­ta­liz­za­zio­ne e in­tel­li­gen­za ar­ti­fi­cia­le. L’occasione è stata quella di un in­con­tro ri­stret­to tra i rap­pre­sen­tan­ti del­la de­le­ga­zio­ne B7 e G7 che, per la pri­ma vol­ta, si sono confrontati pri­ma del­l'i­ni­zio uf­fi­cia­le dei la­vo­ri del G7, pro­prio a sot­to­li­nea­re l'im­por­tan­za del­le istan­ze del­le im­pre­se e la vo­lon­tà del­la po­li­ti­ca di ascol­ta­re, in un’ottica di re­ci­pro­ca col­la­bo­ra­zio­ne. “Se ade­gua­ta­men­te sfrut­ta­ta – si legge nel documento – l'In­tel­li­gen­za Ar­ti­fi­cia­le ha il po­ten­zia­le per ge­ne­ra­re pro­spe­ri­tà, au­men­ta­re l'in­clu­sio­ne so­cia­le, mi­glio­ra­re l'as­si­sten­za sa­ni­ta­ria, sup­por­ta­re mol­te­pli­ci tran­si­zio­ni in cor­so ed espan­de­re la por­ta­ta del­le tec­no­lo­gie di­gi­ta­li a nuo­ve ap­pli­ca­zio­ni e set­to­ri. È es­sen­zia­le però una più stret­ta col­la­bo­ra­zio­ne tra pub­bli­co e pri­va­to af­fin­ché le ap­pli­ca­zio­ni del­l'IA sia­no si­cu­re e af­fi­da­bi­li per tut­ti, au­men­tan­do le pro­dut­ti­vi­tà e la com­pe­ti­ti­vi­tà del­le in­du­strie e ri­du­cen­do al mi­ni­mo i ri­schi as­so­cia­ti”. Sulla stessa linea anche il Vice Presidente Agostino Santoni che, partecipando al summit del B7 a Verona, ha sottolineato che “la po­li­ti­ca sul­l'in­tel­li­gen­za ar­ti­fi­cia­le” deve essere “un pro­ces­so in­clu­si­vo, che si ri­vol­ga alla so­cie­tà ci­vi­le, al set­to­re pri­va­to e ai go­ver­ni, al fine di tro­va­re prin­ci­pi con­di­vi­si per il suo svi­lup­po”. 

 

Leggi la news e l’audizione sul ddl di conversione del PNRR 


Leggi la news sul vertice B7 Industry Stakeholder Conference di Verona https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/A-Verona-la-G7-Industry-Stakeholders-Conference

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