I temi della settimana
BONOMI AL SOLE24ORE: APERTURA DELLA SEDE DI WASHINGTON E’ UN’OPERAZIONE PAESE
“L'emozione provata in occasione della conferenza stampa di presentazione del progetto che ci vedrà portare 12 fogli del Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci in America, in concomitanza con l'apertura della nostra nuova sede a Washington, non era ancora capitata, nonostante gli anni da presidente di Assolombarda prima, e poi di Confindustria. È l'emozione per il progetto nel suo complesso, che costituisce un' Operazione Paese di diplomazia economica, di cultura e di slancio sociale”. Così Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, in un ampio colloquio con il Sole 24 Ore Domenica, ha spiegato il significato del progetto “Imagining the Future. Leonardo da Vinci in the mind of an Italian Genius”. “Con l'occasione dell'apertura di una nuova sede negli Usa abbiamo voluto raccontare l'industria italiana in maniera distintiva. Confindustria vuole creare un immaginario ponte, l'ingegno, il saper far bene, la cultura e il sodale, in modo da poter raccontare il valore dell'impresa”, ha spiegato il Presidente. Si tratta di qualcosa che va oltre, anche se li comprende, gli interessi delle imprese e il ruolo che gioca l'associazione su tavoli internazionali: “ne va del prestigio, della tradizione, dell'identità dell'Italia. Si racconta con entusiasmo la genesi e il compimento di un percorso che, dal 20 giugno, rivelerà, una volta di più agli Stati Uniti l'incredibile ricchezza e la persistente unicità dell'essere e del fare italiano, in nome della cultura. Il presupposto era questo: avevamo una sede a Bruxelles, ma oggi l'attività di rappresentanza va intensificata su scala internazionale, visto che il nostro sistema lo reggiamo sull'export. Abbiamo scelto di rilanciare nel mondo, prima con Kiev, poi Singapore e ora Washington. Dobbiamo essere capaci di unire conoscenza, valori, tradizioni e innovazioni. Quest'operazione è uno strumento di diplomazia economica. L'industria non è solo business e la cultura è capace di creare ponti”.
SILVIO BERLUSCONI: IL CORDOGLIO DI CONFINDUSTRIA PER LA SCOMPARSA. LASCIA SEGNO PROFONDO
“Silvio Berlusconi è stato un imprenditore che lascia nella storia italiana un segno profondo e duraturo. La tenacia visionaria con cui riuscì ad affermare il proprio gruppo televisivo e multimediale, lo ha reso meritoriamente un protagonista della vita italiana. Ha fatto dell’innovazione il proprio tratto distintivo dando voce a profondi cambiamenti del costume e delle passioni degli italiani. Con il suo impegno in politica, nel 1994 scompaginò gli equilibri precedenti interpretando la voglia di cambiamento nel Paese. Confindustria esprime il cordoglio più profondo ai suoi familiari, a tutti coloro che operano nelle imprese di famiglia e alla vasta comunità di italiani per cui ha continuato ad essere un punto di riferimento. Con la sua capacità di leadership, il suo carisma e il suo entusiasmo lascia un’eredità che continuerà a segnare anche il futuro del Paese”. Così Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria, commenta a nome dell’Associazione la scomparsa di Silvio Berlusconi.
NOTA DEL CSC: SALARI E PRODUTTIVITA’ DEL LAVORO NEL MANIFATTUTIERO ITALIANO
Tra il 2000 e il 2020, nel manifatturiero italiano i salari reali sono cresciuti del 24,3%, pressoché in linea con produttività del lavoro (22,6%). Questo è quanto emerge dalla Nota del CSC su salari e produttività. La crescita dei salari reali è stata simile in Francia e superiore a Germania e Spagna dove la produttività del lavoro è cresciuta molto più che in Italia. Questo implica una netta perdita di competitività per il nostro manifatturiero, ma anche l’erosione della quota di valore aggiunto che va a remunerazione del capitale. Nel biennio 2021-2022 l’aumento dei prezzi ha eroso i salari reali mentre la produttività ha tenuto. Nei prossimi anni i salari recupereranno potere d’acquisto in virtù del meccanismo contrattuale. Nello stesso periodo, i margini di profitto in altri paesi dell’Area euro sono cresciuti, mentre in Italia hanno registrato una contrazione, e la distanza tra redditività nel manifatturiero italiano e la media europea si è ampliata. I margini di profitto nel manifatturiero sono cresciuti nel 2021-2022, mentre in Italia hanno registrato una contrazione nel 2022, misurata sia in termini di quota profitti (-3,4 punti il rapporto tra MOL e valore aggiunto), sia in termini reali (-9,2% il MOL reale) sia in termini unitari (-3,7 punti il MOL in rapporto al valore aggiunto reale).
Leggi la nota del Centro Studi Confindustria su salari e produttività
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