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Sette giorni - newsletter di Confindustria del 27 ottobre 2023


I temi della settimana MANOVRA, BONOMI: RAGIONEVOLE SU RISORSE MA MANCANO GLI INVESTIMENTI. SULLA CRESCITA PESANO GLI ALTI TASSI

"La ma­no­vra eco­no­mi­ca è ra­gio­ne­vo­le, il go­ver­no ha con­cen­tra­to le di­spo­ni­bi­li­tà sul ta­glio del cu­neo fi­sca­le, una del­le ri­chie­ste che ave­va­mo fat­to. Ma man­ca la par­te re­la­ti­va agli in­ve­sti­men­ti: in un mo­men­to in cui l'e­co­no­mia ral­len­ta è im­por­tan­te la­vo­ra­re an­che sul lato del­l'of­fer­ta. Dob­bia­mo ave­re l'os­ses­sio­ne alla cre­sci­ta, con il maxi de­bi­to pub­bli­co che ab­bia­mo se non cre­scia­mo non ab­bia­mo le ri­sor­se per far di­mi­nui­re il de­bi­to e pa­ga­re il pre­sti­to del Pnrr”. Così Car­lo Bo­no­mi, Pre­si­den­te di Con­fin­du­stria, ha com­men­ta­to la leg­ge di bi­lan­cio al Tg2 Post, con­ti­nuan­do a sol­le­ci­ta­re un in­ter­ven­to su­gli in­ve­sti­men­ti: “un in­te­res­se per il pae­se. Nel­la ri­for­ma fi­sca­le per le im­pre­se c'è ben poco”, ha det­to Bo­no­mi, “è im­por­tan­te se ver­ran­no rea­liz­za­te le sem­pli­fi­ca­zio­ni”. “L'in­du­stria ita­lia­na ha di­mo­stra­to di es­se­re strut­tu­ral­men­te for­te, ma non dob­bia­mo far­ci tro­va­re im­pre­pa­ra­ti di fron­te a sce­na­ri dif­fi­ci­li, è quel­lo che chie­dia­mo al go­ver­no. La com­ples­si­tà del­la si­tua­zio­ne at­tua­le de­sta pre­oc­cu­pa­zio­ne. Se la Ger­ma­nia pian­ge l'I­ta­lia non ride, le no­stre im­pre­se sono for­te­men­te in­se­ri­te nel­le ca­te­ne del va­lo­re te­de­sco, au­spi­chia­mo che la Ger­ma­nia pos­sa ri­pren­de­re ra­pi­da­men­te”. Poi l'in­fla­zio­ne, con la Bce che au­men­ta il co­sto del de­na­ro: “con­ti­nua­re a con­tra­sta­re l'in­fla­zio­ne con que­sti rial­zi non è la stra­da giu­sta, sta bloc­can­do gli in­ve­sti­men­ti sia del­le im­pre­se sia del­le fa­mi­glie. I mu­tui si stan­no con­traen­do e le im­pre­se stan­no di­mi­nuen­do la pro­pria pro­pen­sio­ne agli in­ve­sti­men­ti”. Uno dei ti­mo­ri è il co­sto del­l'e­ner­gia: “spe­ria­mo che non ac­ca­da un'im­pen­na­ta dei co­sti. Ci pre­oc­cu­pa che non ab­bia­mo tan­te ri­sor­se fi­nan­zia­rie in caso di un au­men­to del co­sto ener­gia, non dob­bia­mo far­ci tro­va­re im­pre­pa­ra­ti. Ciò che è suc­ces­so l'an­no scor­so po­treb­be es­se­re re­pli­ca­bi­le se l'Eu­ro­pa ci au­to­riz­zas­se uno scon­fi­na­men­to del de­bi­to pub­bli­co. La ma­no­vra – ha aggiunto Bonomi in un’intervista a QN - ha con­cen­tra­to ri­sor­se su in­ter­ven­ti im­por­tan­ti come il ta­glio al cu­neo fi­sca­le per il 2024. Ave­va­mo spe­ra­to in un in­ter­ven­to strut­tu­ra­le. Ma ser­vi­reb­be­ro ri­sor­se che que­sto Pae­se oggi non ha. A meno che non si vo­glia ri­qua­li­fi­ca­re la spe­sa pub­bli­ca, che am­mon­ta a ol­tre 1.100 mi­liar­di. Ri­qua­li­fi­ca­re la spe­sa pub­bli­ca vuo­le dire an­che spo­sta­re ca­pi­to­li di spe­sa per ren­der­la più ef­fi­cien­te in­ve­ce di spre­ca­re ri­sor­se su prov­ve­di­men­ti che al mo­men­to non ab­bia­mo ri­chie­sto, come ad esem­pio gli in­cen­ti­vi alle as­sun­zio­ni.” INDAGINE CONFINDUSTRIA-DELOITTE: PUNTARE SU FILIERE NAZIONALI PER RINNOVABILI ED ECONOMIA CIRCOLARE “De­fi­ni­re una stra­te­gia per la tran­si­zio­ne ener­ge­ti­ca na­zio­na­le con oriz­zon­te de­cen­na­le e una po­li­ti­ca in­du­stria­le mi­ra­ta e snel­li­re gli iter bu­ro­cra­ti­ci. È quan­to chie­do­no le im­pre­se alle Isti­tu­zio­ni per dare se­gna­li chia­ri al mer­ca­to e ge­ne­ra­re pre­sup­po­sti per uno svi­lup­po or­ga­ni­co del­le fi­lie­re nel set­to­re del­le ener­gie rin­no­va­bi­li. Que­sto è par­te di quan­to emer­so dal­l’in­da­gi­ne di Con­fin­du­stria e De­loit­te, su un cam­pio­ne di azien­de as­so­cia­te al si­ste­ma se­le­zio­na­te per­chè lea­der di set­to­re e ade­ren­ti alle Fe­de­ra­zio­ni Elet­tri­ci­tà Fu­tu­ra, Anie e Ani­ma. Per Au­re­lio Re­gi­na, Pre­si­den­te GT Ener­gia, “la po­li­ti­ca di in­cen­ti­vi non deve es­se­re a piog­gia ma deve fa­vo­ri­re lo svi­lup­po di una ca­pa­ci­tà pro­dut­ti­va, cioè fi­lie­re stra­te­gi­che in gra­do di in­ter­cet­ta­re la do­man­da di nuo­ve tec­no­lo­gie green. In sede co­mu­ni­ta­ria stia­mo com­ple­tan­do il Net zero In­du­stry Act per il ri­lan­cio del­le fi­lie­re green per cui si sti­ma­no in­ve­sti­men­ti per lo svi­lup­po del­la ca­pa­ci­tà pro­dut­ti­va nel­le tec­no­lo­gie chia­ve tra gli 80-100mld di €: il Pae­se deve es­se­re pron­to". CONFINDUSTRIA E RAI INSIEME PER SUPERARE IL GENDER GAP, PRIMA ASSOCIAZIONE DI IMPRESE AD ADERIRE ALLA CAMPAGNA NO WOMEM NO PANEL

“Con­fin­du­stria sup­por­ta pie­na­men­te il prin­ci­pio, il va­lo­re e la cul­tu­ra del­la pa­ri­tà di ge­ne­re, in­te­sa an­che come par­te­ci­pa­zio­ne plu­ra­le e pa­ri­ta­ria al di­bat­ti­to pub­bli­co, nel­la pro­spet­ti­va di eli­mi­na­re gli ste­reo­ti­pi” – ha af­fer­ma­to la Vicepre­si­den­te Ka­tia Da Ros. “Una cul­tu­ra di ge­ne­re pa­ri­ta­ria, in­sie­me alla so­ste­ni­bi­li­tà so­cia­le, eco­no­mi­ca e am­bien­ta­le, rap­pre­sen­ta­no le leve com­pe­ti­ti­ve per lo svi­lup­po del Pae­se. Rin­gra­zio la RAI e la Pre­si­den­te Sol­di e con gran­de sen­so di re­spon­sa­bi­li­tà con­fer­mo l’im­pe­gno e la de­ter­mi­na­zio­ne di Con­fin­du­stria, a la­vo­ra­re in­sie­me per su­pe­ra­re il gen­der gap e co­strui­re una so­cie­tà più giu­sta e in­clu­si­va, in cui il ta­len­to, le com­pe­ten­ze e le pro­spet­ti­ve del­le don­ne sia­no ri­co­no­sciu­ti pie­na­men­te”. “No Wo­men No Pa­nel - Sen­za don­ne non se ne par­la” è la cam­pa­gna eu­ro­pea in­tro­dot­ta in Ita­lia dal­la Rai per pro­muo­ve­re una par­te­ci­pa­zio­ne bi­lan­cia­ta ne­gli even­ti di co­mu­ni­ca­zio­ne. Con­fin­du­stria è la pri­ma as­so­cia­zio­ne di im­pre­se a di­ven­ta­re part­ner. SCUOLA-LAVORO: ACCORDO TRA CONFINDUSTRIA E UNIONCAMERE PER AVVICINARE DOMANDA E OFFERTA “Con l’ac­cor­do Union­ca­me­re-Con­fin­du­stria si for­ma­liz­za una col­la­bo­ra­zio­ne, or­mai in cor­so da mol­ti anni, sul col­le­ga­men­to tra il no­stro si­ste­ma di istru­zio­ne e i fab­bi­so­gni del­le im­pre­se in un mer­ca­to del la­vo­ro sem­pre più com­ples­so”, ha det­to il Vice Pre­si­den­te Gio­van­ni Bru­gno­li che ha fir­ma­to l’ac­cor­do con il Pre­si­den­te di Union­ca­me­re An­drea Pre­te per la rea­liz­za­zio­ne e dif­fu­sio­ne di espe­rien­ze di al­ter­nan­za scuo­la la­vo­ro di qua­li­tà e l’e­la­bo­ra­zio­ne di stru­men­ti per la cer­ti­fi­ca­zio­ne del­le com­pe­ten­ze ac­qui­si­te da­gli stu­den­ti del­le scuo­le se­con­da­rie su­pe­rio­ri con in­di­riz­zo tec­ni­co-pro­fes­sio­na­le nei per­cor­si per le com­pe­ten­ze tra­sver­sa­li (PCTO). “In­sie­me, Con­fin­du­stria e Union­ca­me­re, - ha pro­se­gui­to Bru­gno­li – svi­lup­pe­ran­no at­ti­vi­tà di ri­cer­ca e co­mu­ni­ca­zio­ne con­giun­te per av­vi­ci­na­re sem­pre di più do­man­da e of­fer­ta di com­pe­ten­ze, per ri­dur­re un mi­smat­ch che si av­via a sfio­ra­re il tas­so del 50% e che di fat­to, spe­cie in al­cu­ni set­to­ri ma­ni­fat­tu­rie­ri, vede di dif­fi­ci­le re­pe­ri­men­to metà del­le pro­fes­sio­na­li­tà che ser­vo­no alle im­pre­se". FESTA CINEMA ROMA, CONFINDUSTRIA: QUESTA SERA AL MAXXI LA PRIMA DI “ATLANTICO”

Questa sera al Maxxi, in occasione della diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma, verrà presentato “Atlantico”, il documentario promosso da Confindustria, con la regia di Marcello Pastonesi e Carlo Furgeri Gilbert, prodotto da Karen Film e Studio Nicama. Il documentario racconta il viaggio delle 12 tavole del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci che Confindustria, con la curatela del direttore della Pinacoteca Ambrosiana, Monsignor Alberto Rocca, e insieme ai partner - Intesa Sanpaolo, ITA Airways, 24 ORE Cultura, Dolce&Gabbana, Dompé, Pirelli e Trenitalia - ha portato in America. Con i disegni ha attraversato l’Atlantico anche l’orologio da torre, realizzato da Dolce&Gabbana che riproduce il meccanismo astronomico dell’abbazia di Chiaravalle, con le modifiche pensate e descritte da Leonardo in una delle prime pagine del Codice. Il documentario è la storia di questo viaggio in cui si interseca il richiamo profondo del messaggio di Leonardo che dall’Europa arriva in America. La mostra “Imagining the Future. In the mind of an Italian genius”, è stata in esposizione per due mesi gratuitamente presso la Martin Luther King Jr Memorial Library di Washington D.C.. Un arco di tempo che ha visto la presenza di 25 mila persone, un numero che ha incrementato in un solo mese del 14% i visitatori della Public Library. È stata un’occasione per il pubblico americano di ammirare la prima mostra monografica in USA del grande genio del Rinascimento. Le tavole rappresentano progetti avveniristici che testimoniano lo spirito di ricerca e il coraggio dell’esplorazione di Leonardo nei campi della meccanica e ingegneria. Il pensiero e l’intuizione del grande artista prendono forma nei suoi disegni ed entrano nella vita quotidiana delle famiglie americane che, dopo l’incontro con Leonardo, raccontano le emozioni di chi, il genio italiano, lo aveva solo sognato. A raccontare della grande “intrapresa” culturale di Leonardo Da Vinci, Monsignor Alberto Rocca, direttore della Pinacoteca Ambrosiana, uno dei massimi esperti in materia, e Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria, che ha promosso e realizzato la mostra di Washington, con l’obiettivo di contribuire a diffondere lo spirito imprenditoriale come motore della crescita economica, sociale e civile di ogni Paese.

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