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Immagine del redattoreConfindustria L'Aquila

Sette giorni - newsletter di Confindustria dell'8 marzo 2024




I temi della settimana 

 

EUROPA, BONOMI: SERVE UN’UNIONE COOPERATIVA E INVESTIMENTI PER RESTARE COMPETITIVI CON USA E CINA


“Nel 1996 il pil de­gli Sta­ti Uni­ti e del­l'Eu­ro­pa a 27 era iden­ti­co, cir­ca 8mi­la mi­liar­di. Nel 2023 il pil Usa è sta­to su­pe­rio­re del 52% ri­spet­to al­l'Eu­ro­pa. Il mo­ti­vo è che sono sta­te fat­te ma­no­vre per sti­mo­la­re gli in­ve­sti­men­ti e la cre­sci­ta”. An­che nel no­stro pae­se, ha spie­ga­to il Pre­si­den­te Car­lo Bo­no­mi, in­ter­vi­sta­to a Re­start su Rai3, “quan­do sono sta­te fat­te ma­no­vre espan­si­ve, come nel pe­rio­do 2020-2024, il rap­por­to de­bi­to-pil è cre­sciu­to solo del 3 per cen­to. Se­gno evi­den­te che se pun­tia­mo sul­la cre­sci­ta an­dia­mo nel­la di­re­zio­ne giu­sta”. In Ue, an­che il pat­to di sta­bi­li­tà, ha sot­to­li­nea­to an­co­ra Bo­no­mi, va let­to “non più come sta­bi­li­tà e cre­sci­ta, ma come cre­sci­ta e sta­bi­li­tà, per­ché è la cre­sci­ta che dà sta­bi­li­tà”. Ser­ve co­mun­que “una Unio­ne eu­ro­pea coo­pe­ra­ti­va, l'ab­bia­mo avu­ta sol­tan­to con la cri­si pan­de­mi­ca, con Next Ge­ne­ra­tion Eu. Se vo­glia­mo ri­spon­de­re alla sfi­da com­pe­ti­ti­va di Usa e Cina dob­bia­mo in­ve­sti­re come con­ti­nen­te eu­ro­peo, i sin­go­li sta­ti da soli non ce la pos­so­no fare”. Sui go­ver­ni che Bo­no­mi ha avu­to come in­ter­lo­cu­to­re du­ran­te gli anni di pre­si­den­za ha af­fer­ma­to: “Ab­bia­mo cer­ca­to di dare un con­tri­bu­to non in un'ot­ti­ca par­ti­gia­na o di ca­te­go­ria, ma con­vin­ti che il bene del­l'in­du­stria sia il bene del pae­se. Sia­mo la se­con­da po­ten­za ma­ni­fat­tu­rie­ra d'Eu­ro­pa, l'in­du­stria ita­lia­na è for­te, sta stu­pen­do il mon­do. Sen­za in­du­stria non c'è l'I­ta­lia”. In­fi­ne alla do­man­da sul caso dei dos­sier Bo­no­mi ha det­to: “qual­che ri­fles­sio­ne va fat­ta. È par­ti­co­la­re pen­sa­re che qual­cu­no pos­sa ac­ce­de­re le­gal­men­te a dati sen­si­bi­li su più di 800 per­so­ne e nes­su­no se ne ac­cor­ge o con­trol­la. Come ha det­to il pro­cu­ra­to­re na­zio­na­le An­ti­ma­fia di­ven­ta dif­fi­ci­le pen­sa­re che sia sta­to un sin­go­lo a or­ga­niz­za­re tut­to que­sto" Ad una do­man­da sul­l'e­ven­tua­li­tà di azio­ni le­ga­li “come Car­lo Bo­no­mi, ma an­che come Con­fin­du­stria - ha ri­spo­sto - ab­bia­mo dato man­da­to a un le­ga­le pe­na­li­sta in quan­to sia­mo par­te lesa”. 


B7 MARCEGAGLIA: DALLE IMPRESE RACCOMANDAZIONI AI GOVERNI PER LA CRESCITA E PER AFFRONTARE INSIEME LE TRANSIZIONI 


“Il B7 è una grande occasione per il nostro paese. La Premier Meloni guiderà i paesi più industrializzati del mondo, noi guideremo le Confindustrie di questi paesi. Credo che questo sia anche un modo per mostrare che siamo un paese serio, che ha sempre avuto rapporti internazionali molto forti e con una grande e forte manifattura. Non dimentichiamo infatti che l’Italia è il secondo più importante paese manifatturiero in Europa”. Così Emma Marcegaglia, B7 Chair, intervistata ieri da Francesco Giorgino nella trasmissione XXI Secolo sui lavori del B7 a guida Confindustria. “Il B7 – ha proseguito Marcegaglia – è composto dalle federazioni industriali dei paesi del G7 e l’obiettivo sarà quello di costruire insieme delle raccomandazioni, fornire delle proposte ai capi di Stato e governo per migliorare la competitività e la crescita, ridurre le diseguaglianze, avere dei paesi più forti, capaci di affrontare le grandi sfide di oggi: le transizioni e i problemi di una geopolitica sempre più complicata. Spero che da parte della politica su questi temi ci sia un grande ascolto". A proposito del claim del B7 “leading the transitions together”, la B7 Chair ha evidenziato che “le transizioni digitali e ambientali sono importanti, ma è esattamente il tema ‘insieme’ che conta. Dobbiamo essere noi paesi del G7 a lavorare insieme, è necessario che gli imprenditori lavorino con i governi, che in questo momento complesso ci sia la volontà di cooperazione e di lavorare a proposte concrete”. Per questo “chiederemo agli stati di fare delle cose, ma saremo noi per primi a prendere degli impegni”. Nella corso della puntata sono state trasmesse anche le interviste agli imprenditori Sonia Bonfiglioli, Marco Hannappel, Maximo Ibarra e Giuseppina Di Foggia, membri dell’advisory board del B7, che hanno intervenuti sui temi in agenda ai lavori: catene globali del valore, transizione ambientale, climatica ed energetica, data economy e digitalizzazione, lavoro e come comune denominatore il tema molto rilevante dell’intelligenza artificiale. 

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